Ultima Spiaggia. Ventotene: Scheda prodotto
COMUNIONE DEI FORTI (LA)
di CAILLOIS ROGER; BRUNAZZI M. (CUR.)
Stato Editoriale
In commercio
Reperibilità
Reperibile in pochi giorni
- Titolo: COMUNIONE DEI FORTI (LA)
- Autore: CAILLOIS ROGER; BRUNAZZI M. (CUR.)
- Illustratore: 0
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Collana: INCIPIT
- Anno: 2007
- ISBN: 9788833916057
- Pagine: 204
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 190 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- HPS FILOSOFIA SOCIALE E POLITICA
- JPH STRUTTURA E PROCESSI POLITICI
- JHB SOCIOLOGIA
- 3JJH SECONDA GUERRA MONDIALE, 1939-1945
Uscita a Città del Messico nel 1943, in tempi di guerra che per Caillois coincisero con l'esilio in Argentina, questa raccolta di saggi ebbe l'anno successivo una ristampa marsigliese amputata di circa due terzi, e da allora circolò mutila. A distanza di oltre sessant'anni viene riproposta in edizione integrale e il pensiero che vi si esprime è ancora sonante. Oltranza, paradosso ed enigmaticità non nascono solo dagli incroci disciplinari, allora inusitati, tra sociologia, antropologia, filosofia e teoria politica, ma sono la cifra stessa di una riflessione inclassificabile che ci interpella con immutata radicalità. Nel momento della mattanza, dell'antagonismo frontale e mortale tra democrazia e nazifascismo, Caillois non distoglie lo sguardo dalle debolezze e dai luoghi comuni della democrazia, e ne sottopone i princìpi a critica radente. Ai suoi occhi fascismo nazionalistico e democrazia universalistica sono in un certo senso accomunabili, al punto che uno si riduce a una "variante patologica" dell'altra. Il vero scarto da entrambi, dai loro difetti e dalla loro distruttività, sarebbe costituito da un regime di "gerarchia degli esseri" fondato sull'eccellenza spirituale e le virtù individuali. È l'ideale "aristocratico" di una comunità di eletti in grado di instaurare un ordine insieme più universale della democrazia e più antiugualitario dei fascismi, e capace di un'ultima, spiazzante mossa utopica: l'identificazione possibile con il comunismo.
Oltre i dispositivi mortiferi dei fascismi e la mancanza di sacro delle democrazie. La prima traduzione dell’edizione integrale di un testo che ha sempre aleggiato come remoto oggetto di culto, senza essere davvero letto. Uscita a Città del Messico nel 1943, in tempi di guerra che per Caillois coincisero con l’esilio in Argentina, questa raccolta di saggi ebbe l’anno successivo una ristampa marsigliese amputata di circa due terzi, e da allora circolò mutila. A distanza di più di cinquant’anni, il pensiero che vi si esprime è ancora sonante. Oltranza, paradosso ed enigmaticità non nascono solo dagli incroci disciplinari, allora inusitati, tra sociologia, antropologia, filosofia e teoria politica, ma sono la cifra stessa di una riflessione inclassificabile che ci interpella con immutata radicalità, chiamandoci a decifrare il suo sillabario concettuale costruito su ordine, segreto, vertigine, sacro. Nel momento della mattanza, dell’antagonismo frontale e mortale tra democrazia liberale e nazifascismo, Caillois non distoglieva lo sguardo dalle debolezze e dai luoghi comuni della prima, e ne sottoponeva i princìpi a critica radente. Ai suoi occhi fascismo nazionalistico e democrazia universalistica sono gemellati dal comune ricorso alle masse, che accorcia la distanza tra i due, e riduce i totalitarismi a una «varietà patologica», a «una specie di perversione della democrazia». Il vero scarto da entrambi, dai loro difetti e dalla loro distruttività, sarebbe costituito da un regime di «gerarchia degli esseri» fondato sull’eccellenza spirituale e le virtù individuali. Un ideale «aristocratico» della comunità degli eletti in grado di stabilire un ordine insieme più universale della democrazia e più antiegualitario dei fascismi, e capace di un’ultima, spiazzante mossa utopica: l'identificazione possibile con il comunismo. Roger Caillois (1913-1978), poligrafo, editore, alto funzionario dell’Unesco e accademico di Francia, è noto soprattutto per la sua composita produzione saggistica, che tocca il mito, il gioco, gli istinti, la guerra, l’estetica, il romanzo. Tra le opere in traduzione italiana: La scrittura delle pietre (Marietti, Genova 1986); L’occhio di Medusa. L’uomo, l’animale, la maschera (Cortina, Milano 1998); La vertigine della guerra (Città Aperta, Troina (Enna) 2002).